Il Piede Piatto Pediatrico
Tutti i bambini nascono con i piedi piatti.
Durante la crescita, quando il bambino sta imparando a camminare, necessita di una superficie d’appoggio più ampia per avere maggiore stabilità, in questo momento il piede piatto non si considera patologico.
Fino ai 5 anni del bambino quindi questa condizione è normale e costituisce una fase specifica dello sviluppo del piede del piccolo. Successivamente difatti la volta plantare si modifica spontaneamente in seguito alla variazione dell’assetto del retropiede. Si tratta di una sorta di protezione del corpo descrivibile come un accumulo sottocutaneo di adipe, che funge da protezione alle ossa ancora fragili del bimbo nei primi anni di vita.
L’assenza di un arco plantare spesso si risolve con la crescita, ma circa in una persona su sette questa condizione si protrarrà nel tempo fino a divenire patologica dopo l’età scolare (10\12 anni).
Pur trattandosi di una condizione fisiologica, risulta fondamentale, per i piccoli pazienti, effettuare una prima visita podologica di controllo per assicurarsi che il bambino poggi correttamente i piedi durante la deambulazione e verificare che non vi sia la presenza di una vera e propria patologia.
Le cause più diffuse che determinano un piattismo patologico sono:
- Sovrappeso.
- Artrite reumatoide infantile.
- Fattori congeniti.
- Traumi subiti al piede o alla caviglia.
- Lassità legamentosa.
La gravità del piede piatto si può dividere in tre stadi:
- I° stadio riduzione dell’arco plantare, ma assenza di sintomatologia dolorosa.
- II° stadio morfologia del piede alterata con notevole appiattimento dell’arco.
- III° stadio deformità del piede irreversibile, con arco plantare totalmente assente.
Una prima diagnosi di piedi piatti deve essere fatta dal Podologo attraverso un’accurata valutazione del paziente con anamnesi, studio di imaging, esame obiettivo e baropodometrico (esame computerizzato del passo), al fine di stabilire il grado di piattismo e procedere alla realizzazione di un ortesi plantare su misura verso i 5 anni del bambino.
Da non sottovalutare, inoltre, l’importanza dell’esecuzione di esercizi specifici per rinforzare i muscoli cavizzanti del piede.
Fermo restando che, il piede piatto non è associato a particolari sintomi dolorosi, spesso i pazienti lamentano faticabilità nelle azioni quotidiane nonché pesantezza all’arto inferiore.
La diversa distribuzione dei carichi pressori sulla pianta del piede, può comunque causare patologie secondarie come ad esempio iperpronazione, alluce valgo, fasciti plantari e patologie articolari.